La Chiesa Madre -> Gli Altari
ALTARE: dedicato dapprima alla "Madonna dei Sette Dolori", quindi a S. Rita POSIZIONE: 4a arcata - navata destra SECOLO: XVIII
DESCRIZIONE: Il 24 settembre 1737, don Bonifacio Astuti contribuiva con la somma di onze 93,10 alla costruzione della "nuova" Chiesa Madre, con il vincolo che in essa venisse eretta una cappella dedicata alla "Gran Signora Maria dei Sette Dolori" e che gli fosse consentito, a sue spese, di far costruire "ai piedi dell'altare" la sepoltura, con relativa lapide in marmo, per sè e per la sua consorte. Tale cappella doveva essere realizzata con due pilastri e "dammuso" di gesso; il tutto di pietra pipirace ben fatta e simile in larghezza ed altezza alla cappella della gloriosa S. Lucia, già realizzata nella suddetta chiesa. L'altare (proveniente dall'antica chiesa Madre di S. Nicolò il Vecchio), con colonne corinzie in pietra calcarea e trabeazione, si presenta in marmi policromi pregiati con al centro il cuore immacolato di Maria; in origine accoglieva il gruppo ligneo della Pietà con la settecentesca statua del Cristo Morto (oggi custodito presso il Museo S. Nicolò). La nicchia era racchiusa da una tela settecentesca raffigurante la Pietà (Deposizione dalla Croce) ed attribuita allo Scirè; dalla fine degli anni '40 del sec. XX è dedicato a S. Rita. La statua, oggi visibile, in cartapesta dipinta e con testa in cera, si trova racchiusa all'interno di una cornice dorata con ampia vetrata. Sono visibili nella parte superiore della cappella il cartiglio con l'icona della Madonna dei Sette Dolori e più in basso lo stemma nobiliare della famiglia Astuti.