BENVENUTI nel sito web devozionale dedicato al Santissimo Salvatore - Patrono di Militello in Val di Catania (CT - Sicilia/Italia) - Città d'Arte Patrimonio Mondiale dell'Umanità - UNESCO

La Festa Patronale -> Premi & Mostre -> Premio "CUSTODE DELLA MEMORIA" - U. Campisi & Mostra fotografica "LE TRADIZIONI RELIGIOSE" -> Premio "Custode della Memoria" - 1^ Edizione & Mostra fotografica "LE TRADIZIONI RELIGIOSE" - 1^ Edizione -> Anno 2016

Vincitore 1^ ediz. Premio "Campisi": Sig. MARIO AURELIO ABBOTTO.

Pensare un modo per ricordare nel tempo Umberto Campisi non poteva prescindere dall'identificarlo con "Il custode della memoria". Pensare oggi a un "Custode della memoria" cui attribuire un riconoscimento ci ha portati, in modo diremo naturale, a Mario Aurelio Abbotto. Nato a Militello in Val di Catania nel 1933, inizia la sua attivita' nel 1956 come ufficiale nell'Arma dei Carabinieri. Espletato il proprio servizio a Gorizia e a Trapani, dopo la nomina a Capitano, si congeda, ancora giovanissimo, per essere assunto in banca ad Acireale dove vive fino ad oggi. Ma nel luogo in cui e' nato, Militello in Val di Catania, ha lasciato parte della sua anima. Affascinato dalla storia del proprio paese, appresa sin da ragazzo dai racconti e dalle "carte" ereditate dagli zii sacerdoti (documenti originali e manoscritti riportanti notizie e vicende oggetto di puntigliose ricerche storiche, gelosamente custoditi in un archivio personale di rilevante importanza), ne fa la propria "passione". Raggiunta l'eta' della pensione, si perde nello studio (si dedica allo studio) di quelle "carte" e di tante altre ancora, riordinandole con la tenacia e la cura del neofita che approccia un mondo che non gli appartiene ma che lo affascina. Ne risulta un lavoro attento, meticoloso, che mette ordine a una molteplicita' di informazioni e che risulta utilissimo a chi allo stesso modo si avvicina. Ma sarebbe riduttivo fermarsi qui: si puo' affermare che con la sua opera "Mario Abbotto si oppone al prototipo dell'uomo contemporaneo, senza dimora, che ha reciso il legame con il passato...e percio' e' portato a evadere il presente, per valorizzare la tradizione nella sua migliore accezione, divenendo creativo nel presente, segno di come l'appartenenza e l'amore verso il proprio passato possa diventare fattore di iniziative pensate per durare" (G. Di Fazio: prefazione al volume Militello in Val di Catania nella storia di Mario Aurelio Abbotto-ed. Novecento) Ecco perche', nel segno forte di una continuita' genuina, e' naturale che questo primo riconoscimento "Il Custode della Memoria" venga assegnato a Mario Aurelio Abbotto.



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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